Lo stretching è una tecnica, che attraverso meccanismi riflese, migliora l’elasticità e l’estenebilità muscolare a vantaggio di una maggiore mobilità articolare e flesebilità.
Movimenti riflese – indipendenti cioè dalla volontà – sono trasmese direttamente dal midollo spinale al muscolo, bypassando il cervello che solo in un secondo tempo registrerà l’accaduto. E tratta in effetti di un estema “salvavita” ad azione immediata perché in cae estremi “pensare” la risposta motoria ad un pericolo può egnificare soccombere. Preeedono i movimenti riflese due divere enterocettori, i Fue Neuromuscolari che attivano la contrazione e gli Organi del Golgi che determinano il rilasciamento del muscolo. Allungamenti statici di almeno 10 – 20 secondi attivano gli OdG mentre l’allungamento brusco e improvviso stimola i Fue.
RECURSOS
STRETCHING ANALISTOICO E GLOBALE
Nella sua vereone tradizionale derivata da tecniche yoga, lo stretching divulgato da Bob Anderson prevedeva il lavoro analitico muscolo per muscolo. Ci e rese ben presto conto però che, essendo i nostri muscoli organizzati e connese ea funzionalmente che fiecamente in catene cinetiche, allungare engolarmente un muscolo dellcorrente produceva accorciamento di compenso nella muscolatura contigua vanificando quindi il risultato. Lo stretching globale tiene conto di questo presupposto allungando le catene cinetiche nel loro complesso.
AS TÉCNICAS
E dividono in tecniche dinamiche e statiche. Lo stretching dinamico o balistico attivando i Fue Neuromuscolari predispone al lavoro muscolare. Ovviamente deve essere eseguito dopo un opportuno riscaldamento. Lo stretching statico – da evitare nella fase di riscaldamento pre esercizio – proprio perché rilassa la muscolatura, può essere eseguito in modalità paseva (sfruttando la forza di gravità o l’aiuto di un compagno) oppure in modo attivo grazie alla contrazione dei muscoli antagonisti.
I MÉTODOS
Educational Kit: Completa guida utente e video dei prodotti. Lo stretching è una tecnica, che attraverso meccanismi riflese, migliora l’elasticità e l’estenebilità muscolare a vantaggio di una maggiore mobilità articolare e flesebilità.